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MUSEO
ARCHEOLOGICO |
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Codroipo via S. Maria Maggiore (vicino al Duomo) |
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Ospitato in un edificio che è stato dagli anni quaranta del 1800 fino al 1966 una prigione, dove venivano ospitati i condannati a piccoli crimini ed abitava anche la famiglia del custode; la moglie tra l'altro era la cuoca. Ricorre ancora oggi tra gli anziani il ricordo che chi veniva incarcerato "mangiava bene". La visita stessa alla stuttura è interessante in quanto emerge che, anche se non ospitava criminali pericolosi, fu costruita con accorgimenti tali da impedirne la fuga. Le porte delle celle, basse, imponevano all'eventuale fuggiasco di inchinarsi e quindi non poter prendere la rincorsa per accellerare la fuga. In quella che oggi è la sala più importante del museo c'era il cortile d'aria dove il custode accompagnava una volta al giorno i detenuti dando loro la possibilità di passeggiare, chiacchierare con gli altri detenuti in quanto le celle erano singole. Il cortile era circondato da muri molto alti, si poteva scorgere solo la punta del campanile. Il secondo piano era riservato alle camere, abbastanza simili alle celle, della famiglia del custode mentre altre celle erano riservate alle donne incarcerate ritenute dalla famiglia meno disturbanti rispetto ai maschi. |
SEZIONI | |
LA PREISTORIA Nella zona di Codroipo non sono stati trovati resti dell'età della pietra. Nel museo però ci sono cinque oggetti in pietra: due falcetti, che venivano utilizzati per mietere i cereali e tre frammenti d'asce. |
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LA PROTOSTORIA Nel museo si trovano molti oggetti che risalgono all'età dei metalli, rinvenuti in due castellieri codroipesi, villaggi fortificati in cui i nostri antenati abitavano nell'età del bronzo più di tremila anni fa. |
Il castelliere di Gradiscje è stato riportato alla luce a sud del paese tra il parco delle Risorgive e il campo sportivo. Si tratta di un grande campo a forma di rombo lungo il cui perimetro, ancor oggi visibile, fu eretto un aggere (muro di difesa costruito dagli abitanti) limitato da canali d'acqua su entrambi i lati interni ed esterni. Da questo castelliere provengono molti recipienti in ceramica ed oggetti in bronzo. |
Il castelliere di Rividischia si trova tra le frazioni di San Martino e Rividischia. La forma era pentagonale limitata da aggere e fossato esterno dove scorreva l'acqua. Nel museo sono esposti molti dolii (recipienti in ceramica di grande dimensione per conservare il grano) ed altri recipienti in terracotta come: tazze, pentole, scodelle ed anche un fornello. |
Il sito di Piazzetta Marconi da esso provengono reperti romani degli inizi del I secolo d.C. Anfore e ceramiche non provengono da un'abitazione ma da materiali rotti e depositati in questa zona per asciugare l'umidità del terreno.
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La Necropoli di Iutizzo in questa frazione di Codroipo è emersa una necropoli con sessantanove tombe risalienti ad un periodo abbastanza ampio dal I al IV secolo d.C. Le più antiche sono ad incinerazione mentre le altre ad inumazione. Interessanti sono anche i corredi: fibule, gioielli, monete che venivano collocate nella sepoltura come "obolo di Caronte" ed utilissime agli archeologi per datare la tomba.
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L'ALTO MEDIOEVO A testimonianza di questo periodo sono esposti tre scheletri (un uomo, una donna ed un bambino) ed un altro scheletro, probabilmente un guerriero longobardo. |
IL RINASCIMENTO Dell'epoca rinascimentale sono visibili ceramiche (piatti e scodelle) provenienti dal centro del paese, dove tra l'altro si suppone l'esistenza di una fornace. Questi reperti sono più colorati e belli rispetto a quelli precedenti a dimostrazione di un miglioramento delle conoscenze e dell'abilità dell'uomo fino a scoprire ed usare i pigmenti per realizzare i colori ed altre tecniche per graffiare e verniciare gli oggetti. |